La felicità della Sardegna (1820)

Nel 1820 il lussurgese Antonio Giovanni Carta, rettore di Guspini, viene chiamato a informare l'Intendente generale per la Sardegna sulla situazione socio-economica della provincia di Villacidro e sulle sue possibilità di sviluppo. Scrive una relazione che si estende a tutta l'isola con suggerimenti di stupefacente lucidità per quei tempi: consiglia interventi nel campo delle manifatture e delle fabbriche, l'emancipazione delle donne e la loro partecipazione a tutte le attività produttive, forti incentivi alla mobilità e al commercio. Queste pagine rimaste inaspettatamente inedite fino a oggi, vanno così ad aggiungersi al patrimonio di riflessioni e di proposte che ha accompagnato la prima scoperta della "questione sarda".